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Al Trapetum

Esattamente come la fenice, il Trapetum, risorge dalle sue ceneri e torna, dopo forse troppi anni, ad essere il fulcro della Bisceglie da "bere e mangiare" e rinnova gli antichi allori grazie all'intuizione avuta da due importanti, ed affermati, imprenditori della ristorazione biscegliese, il patron della (mia affezionata) Baguetterie ed il boss della pizzeria "Il Buco preferito". Con una premessa simile è inutile dire quanto siano state alte le mie aspettative nel momento in cui ho varcato la soglia del locale.
Location: ♕♕♕♕♕♕♕♕♕/10
L'atmosfera che si respira entrando è calda e divertente, la struttura dell'antico trappeto è spettacolare, le volte altissime, con il soffitto interamente di legno, e le pareti di pietra viva sono valorizzate dall'arredamento studiato nei minimi dettagli in perfetto stile pub irlandese, ci si dimentica quasi di essere a Bisceglie. Il locale gode di ampi spazi per questo riesce ad accogliere un gran numero di clienti, tuttavia è sempre meglio prenotare per evitare lunghe attese considerato che è molto frequentato.
Servizio: ♕♕♕♕♕♕♕♕/10
Lo staff è composto da una squadra numerosa di ragazzi giovani, preparati e dinamici, che come si suol dire "sanno il fatto loro" mostrandosi sempre socievoli, cordiali e pronti a far fronte a qualsiasi richiesta mossa dalla clientela. 
Menù: ♕♕♕♕♕♕♕/10
Il menù raccoglie diverse categorie di piatti, dai semplici frittini, proposti come antipasti, si passa al mondo salutare delle insalate per poi approdare nel più goloso porto dei burger e delle pizze, cotte rigorosamente nel forno a legna, e questa, è una vera rarità in materia di pub. 
La nostra cena ha inizio con il più classico dei classici tra gli antipasti, la bruschetta. Ovviamente  non poteva che essere la bruschetta in chiave Trapetum preparata con conserva di pomodoro, cipolla rossa e stracciatella. L'armonia tra questi tre ingredienti, semplici ma dal gusto deciso, la si ritrova grazie al pane perfettamente bruscato che riesce ad equilibrare il sentore piccante della conserva, la nota acidula della cipolla e la dolcezza della stracciatella, che risulta necessaria al palato per ritrovare un senso di freschezza. 
Il mio STUDIO 54, un club sandwich farcito con prosciutto crudo, mozzarella, salsa tonnata, pomodoro e soncino, servito con un generoso ciuffo di patatine fritte. Ho adorato il fatto che la valerianella sia stata inserita tra gli ingredienti con il suo nome meno conosciuto di soncino, ha dato molti spunti di conversazione durante il temuto momento dello "studio del menù". Rispetto all'abbinamento degli elementi c'è poco da dire, ogni boccone è risultato saporito, fresco e goloso, è interessante l'incontro della salsa tonnata con il prosciutto crudo, unico appunto, proprio a voler essere puntigliosi, è per la tostatura del pane troppo leggera, ha tenuto a stento l'abbondante ripieno. 
Il RINGHIO, perché in un pub non si può non assaporare l'hamburger, farcito con beefburger (100 gr), bacon, silano affumicato, cipolla, funghi alla brace e BBQ doverosamente accompagnato dalle patatine fritte. 
Perfetta la cottura del beefburger come anche la croccantezza del bacon, che con la salsa BBQ ed il silano affumicato, ha reso il burger una vera squisitezza. Troppo delicata la nota aromatica della cipolla mentre è risultata particolare la consistenza dei funghi alla brace che hanno conferito buona masticabilità.
Conto: ♕♕♕♕♕♕/10
Il conto è sufficiente perché perfettamente in linea con la qualità degli ingredienti utilizzati e con la semplicità dei piatti proposti, proprio rispetto a questo punto le mie aspettative non sono state del tutto soddisfatte, mi aspettavo burger più ricercati e club sandwich gourmet, ma molto probabilmente questo avrebbe snaturato l'idea di Pub che il Trapetum centra perfettamente. 
Perfetto per chi adora le atmosfere alla mano ed il cibo schietto.

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