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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Biscotti senza burro: le pastarelle

Eh eh, quando ero una piccola pallina rompiscatole, non che oggi non lo sia, rompiscatole (anche un poco pallina)  😂 non trovavo mai in casa merendine, biscotti "da supermercato" e torte "confezionate" perché con uno zio panettiere, la dispensa traboccava di ogni tipo di bontà, ma sopratutto di "pastarelle". Le pastarelle o "taralli di uova" come le chiamava mia nonna Maria, sono dei biscotti tipici della mia zona, soffici e non troppo zuccherati, sono perfetti per l'inzuppo quindi tipicamente da colazione (anche nel caffè non sono male). Sono facili da preparare perché come direbbe la Clerici "si spatascia tutto insieme" (sono una sua fan da tempi immemori, un po' è merito suo se la mia passione per la cucina si è moltiplicata come una serie numerica con fattoriale... quando l'incubo della matematica sarà svanito smetterò di fare simili paragoni 😂). Torno seria, gli ingredienti sono: 500g di farina 00 200g di

Il plumcake alternativo

Arriverà il giorno in cui anche i miei post avranno quelle meravigliose foto che attivano la salivazione al primo sguardo, ma ahimè non è oggi 😂 Questo plumcake "alternativo" è frutto di una ricerca fatta in un periodo in cui nella mia modesta famiglia era tutto "senza", senza zucchero, senza burro, senza latte... (fortunatamente è durato poco) ma tutti dopo pranzo pretendevano un pezzettino di dolce, quindi che fare?  Ho stravolto la classica ricetta del ciambellone utilizzando prodotti più "sani", e per dimostrare che si trattava di un dolce rivoluzionario, l'ho infornato usando lo stampo del plumcake (mossa geniale 😂). È perfetto per la colazione, leggero e ricco di gusto. Ingredienti: 250g di farina integrale 150g di zucchero di canna  100g olio d'oliva evo 2 uova succo di un'arancia 1/2 bustina di lievito per dolci  pizzico di sale  acqua q.b. una pesca sciroppata Procedimento In una ciotola, sbattere i tuorli con

Un viaggio tra lo street food popolare: La Giostra

Se hai voglia di fare un viaggio enogastronomico stando comodamente seduto sul divano di casa e sei disposto ad affrontare una piccola avventura, lasciare la tua dimora per procacciarti il cibo, La Giostra è il posto perfetto per te.  Nel centro storico di Molfetta (in via Piazza), la Giostra è un piccolo locale in cui è racchiuso un mondo giocoso dove il cibo popolare si veste di abiti moderni e diventa POP. Entrando si viene accolti da una ruota panoramica con dei secchielli pieni di gettoni di diverso colore, uno per ogni fascia di costo e l'idea è quella di prendere il gettone corrispondente al piatto desiderato e cambiarlo in cassa come un vero luna park. Guardandosi attorno ci si accorge dell'atmosfera vintage i cui particolari, ricercati e mai banali, rendono l'idea della cura posta dallo staff per far diventare speciale un posto, strutturalmente caratteristico, con la pietra a vista ma che nelle sue dimensioni non è generoso (i posti a sedere sono limitati).

Gioia di papà, le zeppole!!!

Oggi è  la festa del papà!! 😍 E come avrei potuto farmi sfuggire un'occasione simile? E infatti non ho potuto, questa mattina, dopo aver fatto colazione, mi sono messa subito all'opera.  Di ricette della pasta choux   ne esistono centinaia di migliaia ed io, dopo svariate ricerce e dopo molti esperimenti spesso mal riusciti, ho trovato la mia ricetta perfetta.  Da buona pugliese ho sostituito il burro con l'olio d'oliva e per renderla più leggera, l'acqua con il latte. Ingredienti Per la pasta bignè: 70g acqua 60g olio d'oliva evo 100g farina00 3 uova (equivalenti a 170g) un pizzico di sale  Per la crema pasticcera 500ml latte intero  4 tuorli  100g zucchero  80g farina   pizzico di sale  buccia di limone a "fettine" Per decorare: amarene quanto basta Procedimento In una pentola versare l'acqua, l'olio e il pizzico di sale. Portare a bollore e "buttare" d'un colpo la farina setacciata. Cuoce

Non solo cibo da "pappare": Athos Faccincani in mostra

Ci sarà pure un motivo se il sottotitolo di questo diario enogastronomico è proprio "dell'amore per il cibo e altre arti". Ed è presto detto, amo il "bello" e le sue manifestazioni, dai dipinti ai componimenti musicali per finire ai libri, sui quali si dovrebbe aprire una parentesi grande come il mondo per farvi capire cosa significa per me "buon libro", quindi evito.  Questo vi lascia immaginare come per me sia quasi un "obbligo morale" raccontare quanto accade di bello nella mia città, grigia e piatta (per quanto Bisceglie si affacci sul mare, spesso è così), nella apposita rubrica occasionale "NON SOLO CIBO DA PAPPARE". Ed eccoci, eccezione alla regola, un po' come una mosca bianca, di cui tutti parlano ma ben pochi possono dire di averla vista, una mostra d'arte vera e propria, nella quale sono inciampata, attratta dal sottofondo musicale, e dalla quale sono stata subito dopo rapita, lunedì mattina, dopo aver

Papaveri, papere e saccottini!!

Perdonatemi i papaveri e le papere (oggetti di dubbio gusto ma presenze indispensabili per la mia mamma), anche se donano all'immagine un certo sapore di campestre e suggeriscono lo sfondo ideale per consumare questi adorabili, non che buonissimi "saccottini al cioccolato, con ripieno di cioccolato fondente e confettura alle fragole" 😋  Non è un mio esperimento ma una riproduzione della ricetta della mia adorata Ambra Romani, con qulche modifica Un titolo come questo lascia pensare ad una lista infinita di ingredienti, ed invece è una ricetta semplice e veloce, perfetta per farci colazione o merenda (non è necessario raggiungere la campagna). Sono buonissimi!! Ingredienti: 600g di farina 00 250g di ricotta 2 cucchiai di cacao amaro  100g di zucchero  100ml di olio di semi di girasole (anche se personalmente uso l'olio d'oliva) 100ml di latte pizzico di sale una bustina di lievito per dolci  Per il ripieno: 300g di cioccolato fondente 1/2