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Cenando dal Garibaldi

Quando si hanno amici buongustai ed eclettici è facile essere invitati dapprima ad una mostra fotografica, in cui l'Amico, non è il classico avventore ma veste i panni dell'artista esponendo la sua opera dalle molteplici interpretazioni fatta di scatti significativi ed intensi seppur minimalisti; e subito dopo ad una cena in stile Burger americano. Scenario della mostra: il meraviglioso Castello Carlo V, a Monopoli, suggestivo ed imponente; locale "accuratamente selezionato" per la cena: il Garibaldi, sito nello splendido centro storico della città (e lo so, che ci posso fare se Monopoli su di me esercita un certo fascino, è magica), in via Giuseppe Garibaldi 70, per l'appunto.
Location: ♕♕♕♕♕♕/10
Facile da raggiungere e circondato dai palazzi storici del centro cittadino, il Garibaldi gode dello stile rustico conferito dai muri con la pietra a vista sul quale è stato costruito l'intero arredamento che si mostra casual e divertente, con un certo sguardo di favore verso il rétro (la bicicletta posta sulle travi di legno del soffitto è un'idea geniale). Ho adorato, sul fondo del locale, il banco frigo con i tagli di carne a vista con alle spalle la griglie dove avviene la magia sotto lo sguardo dei clienti. Ha numerosi posti a sedere tuttavia è sempre bene presentarsi entro le 21 se si vogliono evitare attese estenuanti.
Menù:♕♕♕♕♕♕/10
Essenziale e senza troppi fronzoli il menù si compone di poche categorie di piatti tra i quali le proposte "must" sono le grigliate ed i burger.
E di burger ne è piena un'intera pagina con ben 25 tipi diversi tutti da studiare e soppesare per scegliere il migliore. Tra il classico Hamburger, il pollo piastrato, il Veg burger, il Fish burger ed il Chili, la decisione non è così semplice, fortunatamente ogni "panino" non è preparato con una lunga lista di ingredienti per cui ,si fa presto a studiarli.
Come "intrattieni" necessari per l'attesa del piatto forte, si è optato per le patatine fritte, condite con pepe e limone, e straccetti di pollo rigorosamente fritti. Buone le patatine, con il loro piacevole pizzicorio tipico dell'accoppiata pepe e limone, saporito il pollo, fragrante e croccante, è sempre un piacere divorarlo.
Burger N.13: hamburger (220 gr), insalata, pomodoro, salsa bernese, noci e bacon, accompagnato da un ciuffo di patatine fritte. La carne, di altissima qualità e cotta alla perfezione, è gustosa e succulenta, il suo gusto intenso è reso ancora più saporito dalla sapidità del bacon piastrato che conferisce anche una buona tenacità nella masticazione, la salsa bernese non è stucchevole, avvolge il palato e ben si accompagna alle noci che regalano croccantezza ad ogni morso. L'insalata, a mio parere un filo eccessiva, ed il pomodoro donano freschezza, il risultato è un gran buon hamburger dal gusto bilanciato.
Burger N. 15: hamburger (220 gr), funghi al negramaro, rucola, grana, olio tartufato e mozzarella. Tra le proposte, forse la più "gourmet", di base i burger sono più orientati allo stile ed ai sapori americani. Anche qui la cottura della carne ha fatto centro, succosa e goduriosa. La mozzarella ha addolcito la nota boscosa, spinta dal negramaro, dei funghi e ha tentato di equilibrare l'olio tartufato che ahimè è risultato comunque troppo persistente. La rucola ha conferito freschezza mentre il grana la giusta sapidità. Nel complesso un burger dal sapore intenso.
Servizio: ♕♕♕♕♕♕♕♕/10
L'impressione che si ha varcando la soglia è quella di far visita ad un gruppo di vecchi amici, si viene accolti da tutto lo staff con un gran sorriso e con molta simpatia, a pelle si avverte disponibilità e molta attenzione verso i clienti che non viene disattesa, molto spesso infatti ci è stato chiesto "come stesse andando" e questo fa sempre molto piacere. Non manca di professionalità poiché il servizio è veloce e senza intoppi, anzi risulta chiara la loro abitudine ad affrontare il "pienone" e lo stress che comporta con prontezza e tranquillità.
Conto: ♕♕♕♕♕♕♕/10
Considerata la grande qualità della materia prima e le porzioni generose, le dimensioni dei burger si avvicinano davvero ai canoni americani, il rapporto qualità prezzo è risultato più che sufficiente.
Quindi, se siete in zona e vi assale la voglia di un buon "Hmburger sporco", per citare l'Amico artista, questo è il posto giusto.

Ph. dei Burger by Simona De Tommaso, e la collaborazione continua.


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