Se si è alla ricerca di un posticino intimo in cui trovare un ambiente familiare, una buona cucina ed una vasta selezione di vini e liquori, "La vineria di San Domenico" è il ristorante perfetto, sito in via San Domenico e "affacciato" sul porto di Molfetta, è un piccolo locale dall'arredamento caratteristico in cui ci si sente, subito dopo aver varcato la soglia, a casa. Non è solo merito del posto in senso stretto infatti i titolari, Agostino e Antonella (la chef), riservano alla clientela una particolare accoglienza trasmettendo la passione e la dedizione impiegata nel loro lavoro.
Non ci sono stata per una semplice cena bensì a pranzo, nella domenica di Pasqua, ospite, con altri ventidue commensali, di un certo neo Dottore in Ingegneria sul quale vige il segreto (non la novella trasmessa su canale 5). Un arduo compito portato a termine egregiamente, vista la soddisfazione dipinta sui volti di tutti.
Il menù, a base di pesce, è stato ben elaborato ed i piatti hanno rappresentato al meglio i prodotti, freschissimi e di alta qualità, del nostro territorio.
Il primo antipasto: tris di crudi composto da tartare di sgombro, merluzzo sfilettato ed insalata di gamberetti, dal sapore molto fresco ed equilibrato. La tartare di sgombro è stata una vera scoperta, il suo gusto è deciso ed ha una piacevole consistenza che nulla ha da invidiare ai "pesci ricchi".
Il secondo antipasto: insalata di gamberetti e cardoncelli cotti in forno, che dire... personalmente non sono un'amante dello sposalizio tra mare e monti, ma questo accostamento di sapori è molto più che un matrimonio d'amore, il cardoncello con la sua cottura delicata non sovrasta il gusto dei gamberetti, anzi lo sostiene e ne risulta più intenso.
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Il quarto (ed ultimo) antipasto: cardoncelli grigliati. Questa meraviglia culinaria è letteralmente andata a ruba. Carnosi e gustosi, ogni morso è stata una vera festa (ne sono stata conquistata).
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Il secondo primo: tagliolini al limone con carciofi e culatello, dal gusto particolare e dal profumo intenso. Il limone ha bilanciato il forte gusto del carciofo (del quale non vado pazza) e la sapidità del culatello, rendendo il tutto molto piacevole al palato.
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Il primo secondo (eh, eh): dentice al forno in crosta di pistacchi.
Un piatto ricco di gusto e molto leggero, con una giusta nota croccante data dai pistacchi. Il dentice ha dato il meglio di sé in questo piatto semplice e molto ben eseguito, le zucchine.. buone, ho mangiato anche loro 😂.
Il secondo secondo, è un piatto obbligatorio da consumare durante il pranzo di Pasqua, l'agnello sulla griglia con le patate.
E qui c'è poco da dire, cottura perfetta, la qualità della carne indiscutibile, un piatto succulento, di quelli che soddisfano appieno.
Il pranzo è stato accompagnato da vini di ottima qualità consigliati dal titolare, personalmente ho preferito il bianco, il "Solo Fiano" un vino eccellente, I.g.t di Puglia delle cantine di Michele Biancardi, il tutto si è concluso con fragole e arancia servite con dello yogurt, per non appesantire. Dulcis in fundo ci è stata consigliata "l'assunzione" di alcolici seri, quali grappa e rum, de quali c'è una grande scelta, per facilitare la digestione di questo meraviglioso pranzo. Unica nota dolente è la tempistica del servizio, anche se le pause tra un piatto e l'altro hanno dato modo di gustare appieno ogni abbinamento ed ingrediente.
Ideale per un pranzo importante, per festeggiare una ricorrenza oppure per una semplice cena in cui si ha voglia di gustare cibi genuini del nostro territorio preparati ad arte, non mancano infatti piatti tipici come ad esempio "favetta e cicoria".
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