Pasqua è ormai alle porte e in casa Gagliardi iniziano le prove tecniche per le pietanze da gustare nel lunedì di Pasquetta (siamo avanti noi).
Questa pizza rustica, torta salata o "quiche chiusa", come la chiama la mia mamma, è semplicissima da fare quindi è perfetta per una scampagnata.
Per velocizzare la sua preparazione è possibile preparare la base del ripieno (la cottura dei carciofi) il giorno prima, e riporlo in frigo.
Ma prima gli ingredienti:
- 2 rotoli di pasta sfoglia (della forma che più va fa comodo)
- 2 carciofi
- uno spicchio di aglio
- prezzemolo q.b
- un bicchiere di acqua
- "filo" di olio d'oliva
- 150g di prosciutto cotto (a fettine oppure a dadini)
- 200g di ricotta fresca
- 1 uovo
- parmigiano grattugiato q.b.
- romano grattugiato q.b.
- pizzico di sale
- pizzico di pepe
Pulire e tagliare i carciofi a fettine, farli stufare in una padella con lo spicchio d'aglio, una manciata di prezzemolo, il "filo" d'olio, un pizzico di sale e di pepe. Per procedere con la loro cottura aggiungere un bicchiere d'acqua (per insaporirli ulteriormente si può utilizzare un cucchiaino di brodo vegetale in polvere). Far raffreddare.
Mescolare in una ciotola la ricotta, l'uovo, una manciata di parmigiano, una manciata di romano e mescolare, se risulta troppo consistente aggiungere un altro uovo. Procedere con il prosciutto tagliato a pezzettini (se è a fettine) e infine aggiungere i carciofi. In una teglia da forno srotolare un rotolo di pasta sfoglia, bucherellarlo con una forchetta e versare il ripieno. Coprire con il secondo rotolo di pasta sfoglia, chiudere la pizza rustica ripiegando i bordi e bucherellare la superficie.
Per la doratura basta bagnare la sfoglia con un po' d'acqua.
Infornare per 25/30 minuti in forno preriscaldato a 180°.
N.B: I carciofi non sono affatto menzionati tra le mie verdure preferite, però con questa preparazione acquistano un sapore inaspettato e devo ammettere che sono mooolto buoni, chissà, sarà merito della ricotta che rende più gustoso qualsiasi ingrediente 😂.
E Pasquetta anche quest'anno è salva, almeno per il "cosa" mangiare, per il "dove" resta un mistero.
A presto!
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