La seconda parte di questo viaggio (che rivivo ogni qualvolta mi accingo a scrivere 😍) inizia da questo meraviglioso esempio di architettura Arabo-Normanna, parte dell'Itinerario UNESCO, la Cattedrale di Cefalù che pur essendo rimasta incompiuta e svuotata delle varie vicissitudini storiche, lascia "di stucco" gli avventori per la sua maestosità, le due torri svettano imperiose sul borgo dai cui vicoli sono "quasi" sempre visibili. Consiglio di farvi visita in compagnia di una guida in modo da apprezzare appieno la sua bellezza e la sua storia.
E' davvero un piacere passeggiare tra le stradine di Cefalù, perdere lo sguardo nei tanti punti panoramici affacciati sul grande blu e avventurarsi nei vicoli, seguendo il profumo di ragù che bolle oppure il suono di acua scrosciante che ci ha portati alla scoperta di un antico lavatoio, rimasto intatto, che ci ha letteralmente stupiti (non capita di vederne spesso).
Tornati, dopo un tuffo nelle acque cristalline, in Palermo città, il "giro turistico" riparte dall'Oratorio di San Domenico, adiacente l'omonima chiesa che merita di essere visitata per la sua bellezza artistica, è il secondo tesoro nascosto nel quartiere de "La Loggia" realizzato da Giacomo Serpotta. Consiglio di fare qualche ricerca sull'Oratorio prima di visitarlo perché, al contrario dell'Oratorio di Santa Cita, non viene fornita l'audio guida, quindi la visita viene lasciata molto a "sensazioni di primo impatto" (che non è poco) ma per capirne appieno il significato è necessaria una spiegazione.
Il più grande edificio teatrale lirico d'Italia si trova a Palermo (eh già) il teatro massimo Vittorio Emanuele, sito in Via Maqueda, nella zona che definirei della "Palermo bene", con i suoi edifici storici, i negozi di lusso, i locali chic e lo splendido fiore all'occhiello che si presenta così, con un'epigrafe incisa sull'architrave del portico che recita: "L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire" e niente ho amato la sua architettura, li suoi leoni e la sua imponenza dal primo sguardo.
Il più grande edificio teatrale lirico d'Italia si trova a Palermo (eh già) il teatro massimo Vittorio Emanuele, sito in Via Maqueda, nella zona che definirei della "Palermo bene", con i suoi edifici storici, i negozi di lusso, i locali chic e lo splendido fiore all'occhiello che si presenta così, con un'epigrafe incisa sull'architrave del portico che recita: "L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire" e niente ho amato la sua architettura, li suoi leoni e la sua imponenza dal primo sguardo.
Fine seconda (e penultima, giusto per non allarmare 😎) parte!
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